mariosalieriproductions PORNOGRAFIA AUDIOVISIVA CONTEMPORANEA
Costretto come molti di voi alla permanenza forzata a casa (giusta e doverosa) mi concedo di seguito uno sfogo e una provocazione per la quale avrei piacere di ricevere una vostra opinione, sempre in modo costruttivo e garbato.
Le multinazionali del porno (Brazzers, Reality Kings, DDF Network, 21 sexture, etc.) ogni giorno arruolano nel mondo un esercito di giovani prostitute (senza alcuna offesa per la categoria), ispirate da un modello di bellezza dilagante che prevede sopracciglia tatuate, ciglia finte, seni siliconati, labbra al fillers, tatuaggi di varie dimensioni, piercing, vistose unghie finte e depilazione totale. Naturalmente quest’esercito composto di cloni è rigorosamente provvisto dell’ultimo telefonino alla moda da cui è assolutamente vietato staccare gli occhi. I compagni di lavoro sono una milizia di giovani e robusti ragazzotti con il fisico scolpito dal testosterone, le sopracciglia tatuate e disegni di varia natura incisi su tutto il corpo, naturalmente anch’essi armati di telefonino. L’obiettivo è apparire cattivi e per raggiungerlo possono aiutare i muscoli, i tatuaggi molto visibili e azzardati, l’abbronzatura artificiale e una lieve depilazione in un angolo del sopracciglio, come quella di molti pugili dopo un incontro impegnativo di boxe. Anche indossare un cappuccio può essere d’aiuto perché evoca il guerriero sportivo che si reca ad affrontare la battaglia. Ma cosa farebbe quest’esercito di colossi d’argilla nell’industria d'intrattenimento per adulti senza un’erezione garantita? Nulla, ovviamente! E siccome avere un’erezione sul set in modo costante è cosa assai difficile, arrivano a sostegno i molteplici ritrovati chimici che dal Caverjet iniezioni al Viagra in pillole consentono ai baldi giovanotti di guadagnarsi la pagnotta. Eh sì, perché di pagnotta si tratta! Infatti, nella migliore dell’ipotesi il più gettonato riesce a portarsi a casa trentamila euro l’anno. Qualcuno potrebbe obiettare che in questi periodi di magra sono tantissimi soldi, ma garantisco che, se paragonati all’enorme rischio sanitario e al limitato periodo d’esercizio, sono una vera miseria. Considerate poi che il riferimen